Ti è mai capito di avere un attacco di fame nervosa mentre stai lavorando o facendo qualcosa ?
Si vero…? Nella mia esperienza da trainer mi capita spesso di sentire questa affermazione..MI E’ VENUTA UNA FAME NERVOSA ED HO MANGIATO FINO A SENTIRMI MALE.
Ecco perché voglio parlarti proprio di questa “fame nervosa”, vediamone le cause e le strategie per eliminarla.
Partiamo dalla definizione di FAME che ci dà il vocabolario per capirci qualcosa:
Necessità di assumere cibo, dovuta a una particolare sensazione di vuoto all’epigastrio, provocata da uno stimolo nervoso partente dallo stomaco.
La fame nervosa invece non parte dallo stomaco, bensì da uno scompenso mentale, il quale porta a ricercare il cibo anche se non si ha fame. La fame nervosa è un termine di uso comune per indicare quella che gli esperti di comportamento alimentare chiamano “Emotional Eating”, e può essere definita come la tendenza ad utilizzare il cibo come strategia per fronteggiare eventi stressanti.
MANGIARE D’IMPULSO COME L’ISTINTO ANIMALE.
Quando un animale si sente spaventato, frustrato, annoiato, attua diversi comportamenti e soprattutto diventa aggressivo e il suo primo istinto è mordere.
Questo dovrebbe farci riflettere e pensare che anche noi quando siamo nervosi, in realtà “mordiamo” la prima cosa che troviamo nel frigorifero o nella dispensa, e di solito il nostro cervello “abituato male” cerca qualcosa che ci tranquillizzi e la maggior parte delle volte si tratta di cioccolato, merendine e cose del genere…tutti alimenti che ci danno una soddisfazione immediata per farci calmare.
MA COS’E’ IN DEFINITIVA QUESTA FAME NERVOSA ?
Possiamo affermare che la fame nervosa è una risposta del nostro sistema mente-corpo-spirito ad un disagio che lo spirito vive in uno schema mente-corpo.
La fame nervosa è un disagio da parte dello spirito che attraverso la mente usa un meccanismo automatico che induce il corpo ad agire.
Ma quanto dura questo “fenomeno”?
Semplice..iI tempo chimico che zucchero, cioccolato, etc. vadano in circolazione e vengano assorbiti.
Cosa succede quando ti vengono questi attacchi di fame..?
ti rivedrai in molti punti che sto per elencarti:
-mangiare velocemente
-ingerire grandi quantitativi di cibo anche se non ci si sente fisicamente affamati
-ingurgitare fino a sentirsi dolorosamente pieni
-mangiare da soli e di nascosto, per via della vergogna che si prova per quanto si sta mangiando
-sentirsi disgustati di sé, depressi o molto in colpa dopo un’abbuffata
Le abbuffate da fame nervosa sono tipicamente caratterizzate dalla presenza di due elementi in contemporanea:
-il fatto di mangiare in un periodo definito di tempo una quantità di cibo nettamente maggiore di quello che la maggior parte delle persone mangerebbe in quel lasso di tempo e in quelle stesse circostanze
-la sensazione di perdita di controllo durante l’episodio (incapacità di controllare cosa si mangia e quanto, e incapacità di fermarsi)
Ma adesso ti dico una cosa che riguarda anche gli atleti professionisti…anche chi si massacra di palestra e di sport, potrebbe nascondere un malessere psicologico o una non accettazione di sé stessi una delusione atletica o uno stress eccessivo.
Chi ha la fame nervosa non ha un problema di mancanza di volontà o una scarsa consapevolezza di come e cosa mangiare, ed infatti penso sia questo il tuo caso se stai leggendo questo articolo.
Chi si alimenta sotto fame nervosa in pratica è “vittima” di circuiti mentali che dovrà conoscere e modificare.
Ovviamente ognuno di noi può avere delle cause scatenanti, ma vediamo quelle che potrebbero essere le ragioni più comuni:
delusione e rabbia: al primo posto tra le cause scatenanti in quanto fanno capo ad un’autocritica distruttiva che è seppellita dentro di noi ed è connessa alla paura di essere inadeguati, infallibili, imperfetti.Il rifugio nel cibo è una delle ancore di salvezza momentanee che, come una pillolina, ti addolcisce momentaneamente l’esistenza.
cibo= amore: spesso il nostro subconscio associa il cibo all’amore in quanto l’amore della madre passa attraverso il nutrimento fisiologico. Nei momenti difficili si può ricorrere al cibo perché ci si potrà sentire amati e sazi. A pancia piena non si ha più paura di morire :-).
cibo= piacere: quando il cibo diventa fonte di piacere irrefrenabile, siamo di fronte ad una dipendenza.In questo caso non si parla più di “pillolina” ma di vero e proprio meccanismo stimolo-risposta.
stress: parola molto generica. Lo stress è una risposta eccessiva del tuo inconscio ad una situazione che non sai affrontare. Una relazione, un lavoro troppo noioso o troppo faticoso, una discussione con qualcuno, potrebbero indurti a compensare con il cibo ciò che non riesci a cambiare.
routine: sempre la stessa vita, ogni giorno uguale, non vedi via d’uscita, hai perso il senso della vita.
solitudine: spesso si sente un terribile vuoto interiore che diventa come un mostro insopportabile che può essere attutito solo con il cibo. Come il bambino si calma con il seno della madre, così il cibo funge da “tranquillante”.
perfezionismo e autocritica eccessiva: essere perfetti, coerenti e rigorosi secondo uno standard altrui (genitori, moda, società, etc.) che il nostro subconscio ha interiorizzato e fatto suo.Ad un certo punto non ce la si fa più a reggere la maschera e si “scoppia” mangiando.
bassa autostima: alla base di ogni comportamento autolesionista c’è sempre una bassa stima di sé.
Queste ed altre possono essere le cause scatenanti della fame nervosa.può essere sola o anche diverse insieme.
Penso che tutte le cause scatenanti abbiano un comune denominatore: la non conoscenza di sé stessi, lasciando agli altri il compito di definirci, giudicarci, deriderci, etc.
Bisognerebbe avere il coraggio di “afferrare” il problema ,affrontarlo e comprenderne le cause.
Ti svelo qualche trucchetto fronteggiare l’ATTACCO DI FAME NERVOSA, vediamone alcuni:
prova a bere: ogni regime alimentare (o dieta) prevede comunque l’assunzione di acqua (da 1,5 fino a 3 litri in base al peso e al tipo di dieta). L’acqua gonfia lo stomaco e aiuta a sentire una sensazione di pienezza.
togli di mezzo i cibi supercalorici: via dolcetti, cioccolate al latte, succhi di frutta del supermercato, bibite gassate e simili. Prediligi uno yogurt o un frutto (sempre con acqua), piccole quantità di semi misti, mandorle, noci, in razioni compatibili con il tuo regime alimentare.
barrette e snack: puoi prendere dei sostituti di pasto se a volte non puoi pranzare o cenare a casa a causa di impegni.
fai dei buoni pasti principali: pranzo e cena devono essere nutrienti e soddisfacenti (è importante anche stare bene mentre mangi, scegli le persone giuste se mangi in compagnia)
attenti al week-end: se nel week end dopo la rigida dieta settimanale hai voglia di “sgarrare” potresti incorrere nel cercare la gratificazione per tutto il week end,(IN PRATICA NON TI FERMI PIU’) mandando a rotoli tutto il lavoro settimanale,per evitare, prova a mantenere la tua mente concentrata su altro, dedicati ad un hobby , esci con qualcuno, porta a spasso il cane, fai qualcosa che ti faccia sentire tranquillo/a. Ricorda l’unica vera gratificazione puoi dartela solo tu!
Il modo per vincere ogni disturbo e dipendenza è imparare a conoscere se stessi.
Conoscendoti, lo spirito riuscirà a vedere la tua mente come un’alleata e non come un nemico da combattere.
Ecco qualche consiglio per te: sii presente…quando mangi, mangia.
In breve, sii presente mentre fai ciò che fai.
Quindi, prima di mangiare, chiudi gli occhi, smetti di pensare e poniti queste domande:
– ho veramente fame o mi sento nervoso/a?
– cosa mi va di mangiare?
ascoltati, vedrai che il tuo corpo invierà al tuo cervello ciò che davvero desidera (e di cui ha bisogno) prenditi una pausa da quello che stai facendo: se hai un attacco di fame, è probabile che stai stressando in qualche modo mente e corpo e lo spirito si sente imprigionato.Sarebbe meglio non arrivare mai al punto di avere uno stimolo compulsivo, prendendoti delle pause regolari da quello che stai facendo (es. lavoro), bevendo acqua e respirando profondamente.Cinque minuti di meditazione in stato alfa, ti ricaricheranno e ti daranno benessere fisico e mentale.
Mantieni l’attenzione su di te, su chi sei, su cosa ti piace e cosa non ti piace, rifletti se quello che fai lo fai perché l’hai deciso tu o per soddisfare le aspettative di qualcun altro (partner, genitori, datore di lavoro, socio, allenatore, prete, professore, etc.)
non rimandare: procrastinare le cose mina la tua autostima e attiva il critico interiore che ti massacrerà se non sei ancora allineato con il tuo Sé, quindi per farlo tacere mangerai.
Cerca di allineare sempre le tue azioni e quindi il modo in cui va la tua giornata, con i tuoi pensieri e i tuoi pensieri con i tuoi desideri, la tua ricerca della felicità che è direttamente collegata al tuo cuore.
Tieni pulito il tuo corpo perchè è il posto dove starai per tutta la vita!