
Quante volte ti sei chiesta come liberarti della CELLULITE? Ma ricorda che prima di sconfiggere un nemico bisogna conoscerlo bene!
In questo articolo conosceremo il tuo “NEMICO”!
Bisogna prima di tutto identificare il tuo nemico e riassumerlo in poche parole per avere saldi alcuni aspetti.
L’insorgere della cellulite dipende da diversi fattori che spesso si sommano fra loro, anche se, in fondo, tutto si può ricondurre ad un’alterazione del microcircolo, causa prima di tutta la sintomatologia e delle alterazioni patologiche in seno al tessuto connettivo.
Allo stato normale il derma e i tessuti che lo sostengono (pannicolo adiposo e strato muscolare) sono in uno stato di equilibrio fisiologico, metabolico e circolatorio che presuppone un reticolo micro-circolatorio, artero-venoso e linfatico perfettamente funzionante e uno strato adiposo sottocutaneo ben vascolarizzato, senza eccessi di accumulo, problemi trofici o fibrosi reattiva.
Tutti gli elementi che compongono i differenti strati cutanei sono in stretta relazione, realizzando delle unità tissutali e micro-circolatorie che sono legate sia sul piano anatomo-funzionale che chimico-metabolico.
La cosiddetta cellulite, il cui vero nome di battesimo è panniculopatia edemato – fibro – sclerotica (P.E.F.S.), deriva dal un’alterazione del derma e dell’ipoderma; in condizioni ottimali, le cellule adipose (adipociti) normalmente presenti nel tessuto sottocutaneo funzionano da riserva di energia per l’organismo, che brucia grassi ogniqualvolta abbia necessità di combustibile.
In caso di stasi del circolo venoso questa “riserva si combustibile” diventa difficile da utilizzare, si accumula fino a comprimere i capillari sanguigni, già fragili, che iniziano a trasudare plasma dalle loro pareti divenute porose.
Il plasma si infiltra fra le cellule, con il tempo provoca un’ infiammazione del tessuto adiposo con formazione di fibrosi dei tessuti sottocutanei: i capillari vengono ulteriormente compressi e il drenaggio dei liquidi in eccesso si fa sempre più difficile.
Si innesca quindi un “circolo vizioso” che autoalimenta questa patologia, perché di vera e propria patologia si tratta, anche se spesso ci si limita al suo significato di banale inestetismo estetico.
VEDIAMO INSIEME LE CAUSE:
L’insorgere della cellulite dipende da diversi fattori che spesso si sommano fra loro; alcuni di essi non sono eliminabili e sono quindi definiti PRIMARI (ad es. il sesso, la razza o la familiarità), altri, detti SECONDARI, sono collegati ad alcune fasi della vita, a patologie particolari o all’assunzione di farmaci; altri invece, definiti fattori AGGRAVANTI (es. cattiva alimentazione o sedentarietà), sicuramente potrebbero essere controllati adottando uno stile di vita pIù salutare.
- FATTORI PRIMARI
Il fatto di essere donna e di razza bianca sono elementi sfavorevoli: la donna mediterranea è caratterizzata da una conformazione “a pera” (ginoide) in cui prevale l’azione degli ormoni femminili (gli estrogeni) sui recettori specifici, con il risultato di un accumulo dei chili in eccesso sulla parte bassa del corpo, ritenzione idrica e stasi circolatoria. Non a caso il problema comincia con l’adolescenza, periodo in cui vi è una vera e propria tempesta ormonale che segna il passaggio dall’infanzia all’età adulta.
Anche la componente familiare è rilevante, considerato che alcuni disturbi del micro-circolo spesso si tramandano tra madre e figlia e l’insufficienza venosa e linfatica con fragilità capillare purtroppo costituiscono l’anticamera della cellulite.
- FATTORI SECONDARI
E’ noto che le manifestazioni cutanee della cellulite sono fortemente legate al ciclo femminile: l’aspetto della pelle cambia nel periodo precedente il ciclo, soprattutto in caso di sindrome pre-mestruale, e in gravidanza quando sale il livello degli estrogeni con effetti positivi e negativi: aumenta l’appetito, migliora l’umore, si accumulano liquidi nei tessuti e il prodotto del concepimento preme sulle strutture vascolari, aggravando la situazione circolatoria magari già non perfetta, con segni di stasi.
Come regola, in generale, la cellulite diminuisce dopo la menopausa, in assenza di trattamento ormonale sostitutivo.
- FATTORI AGGRAVANTI
Una muscolatura di cattiva qualità, sia per sedentarietà sia a seguito di un dimagrimento eccessivamente rapido che abbia sacrificato il tessuto muscolare, è sicuramente uno dei fattori favorenti la cellulite quindi se hai provato a “togliere” la cellulite con diete stremanti non ti abbattere se il Nemico incombe ancora.
L’esercizio fisico aiuta a mantenere efficiente muscolatura, circolazione e metabolismo aiutando a bruciare i grassi e a prevenire la stasi circolatoria.
La dieta scorretta, poi, con l’introduzione eccessiva di calorie, di cibi ricchi di grassi e di sale favorisce accumulo di adipe localizzato, ritenzione di liquidi e “l’intossicazione” generale dell’organismo ,formando degli “odiatissimi” cuscinetti.
Anche una postura errata contribuisce ad aggravare il quadro clinico: stare molte ore seduti rallenta la circolazione perché la sedia comprime i vasi e la situazione peggiora se si tengono le gambe accavallate. Non fa neanche bene trascorrere troppo tempo in piedi immobili, perché il sangue fa fatica a risalire dagli arti inferiori, con conseguente stasi circolatoria.
ATTENTE AI TACCHI ALTI..è noto da tempo che difetti dell’appoggio plantare (piede piatto, piede cavo, ecc.) sono anche causa di postura errata e possono favorire i processi che portano alla formazione della cellulite.
Mentre scarpe troppo strette o con tacco alto, oltre i 5 cm., ostacolano il ritorno venoso e linfatico e impediscono il corretto funzionamento dell’importantissima “pompa venosa” che abbiamo sotto i nostri piedi (un reticolo venoso che viene compresso ad ogni nostro passo e che imprime una spinta verso l’alto al sangue, impedendogli di ristagnare).
Stress e fumo sono altri fattori che favoriscono l’aggravarsi del quadro, l’uno per le inevitabili ripercussioni sul quadro ormonale (aumento dei cosiddetti “ormoni dello stress”), l’altro per la sua azione vasocostrittrice e per la sua capacità di aumentare i radicali liberi, sostanze che favoriscono i danni a carico del microcircolo ed accelerano i processi di invecchiamento generale dell’organismo.
TIPI DI CELLULITE
Prima di combattere contro il tuo nemico è importante riconoscere le sue caratteristiche che vengono suddivise in 4 stadi :
- Stadio 0: non si evidenzia nessuna fossetta in piedi o da distesi, la pelle mostra qualche solco o piega se pizzicata ma nessun effetto “a materasso” tipico della cellulite conclamata. La pelle del soggetto mostra una placabilità non dolorosa a livello di gambe e braccia, con un aspetto liscio, temperatura della zona omogenea con il resto del corpo, e colore uniforme. Spesso si tratta di semplice ritenzione, dovuta ad una alimentazione non qualitativa e scarso esercizio.
- Stadio 1: non si evidenzia nessuna fossetta in piedi o da distesi, ma quando viene pizzicata la pelle si nota un primo aspetto “a materasso”. È detta cellulite lievemente edematosa e totalmente reversibile (cellulite lieve). La pelle in questo caso mostra una placabilità più difficile (pelle tesa e dura), l’aspetto non è del tutto liscio, la temperatura presenta dei punti più freddi e il colore tende ad essere più violaceo.
- Stadio 2: è definita cellulite edematosa-fibrotica (cellulite media), reversibile ma non completamente. Compaiono fossette spontanee in piedi ma non si presentano da distesi. La pelle presenta una plicabilità accettabile ma dolorosa, l’aspetto è quello tipico a buccia d’arancia e in alcuni tratti presenta il fenotipo “a materasso”; si riscontra una temperatura corporea più fredda a livello di cosce, gambe e glutei, e il colore della pelle è rosso-violaceo in quei punti.
- Stadio 3: cellulite con infiltrazioni e noduli sclerotizzati; irreversibile (cellulite grave). La pelle presenta un aspetto molle, plicabile e non presenta più dolore. L’aspetto è quello tipico a materasso che si notano sia in piedi che da distesi. Generalmente non si notano più differenze di temperatura corporea né di colore della pelle
I RIMEDI PER LA CELLULITE
Adesso conosciamo bene il NEMICO e come ti sarai resa conto illudersi che la cellulite scompaia da sola o che possa essere debellata con la bacchetta magica ,ma, sbarazzarsene significa guadagnarci anche in salute.
La battaglia va combattuta su più fronti e con molto impegno, ci vuole una strategia completa fatta di dieta, attività fisica e a volte anche da trattamenti localizzati, sia di tipo estetico che di tipo medico, fino alla chirurgia per i casi più “gravi” e irriducibili.
- LA DIETA
La prevenzione inizia sulla tavola e qualsiasi trattamento è destinato a dare risultati modesti se non lo si associa ad uno stile di vita sano e se non si rivedono le abitudini alimentari.
Un’alimentazione equilibrata ed adeguata fa sì che pesantezza, gonfiori degli arti e cellulite, causati da un rallentamento del circolo venoso, possano essere prevenuti e curati.
Stipsi e ritenzione idrica sono, infatti, due tipici segnali di insufficiente e scorretto esercizio fisico associato ad una alimentazione disordinata. È necessario quindi orientare le abitudini alimentari verso un regime disintossicante, equilibrato, facilmente digeribile e, se necessario, ipocalorico.
Nello scegliere gli alimenti da consumare nella dieta bisogna fare attenzione a quelli che favoriscono il ristagno e gonfiano i tessuti.
Il sodio trattiene i liquidi che, accumulandosi negli interstizi tra le cellule, ostacolano la circolazione: rinunciare ad un po’ di sale non significa necessariamente fare a meno dei sapori, perché può essere egregiamente sostituito da aromi da cucina.
Da prendere seriamente in considerazione è l’assunzione giornaliera di acqua: è sempre consigliabile consumarne molta; un litro e mezzo è la quantità minima da assumere ogni giorno per permettere una buona diuresi e un’eliminazione ottimale delle sostanze tossiche e di rifiuto ma se volete fare le “pignole”potete anche calcolarla prendendo una calcolatrice e moltiplicando 30ml x il vostro peso ed avrete il quantitativo di acqua da bere.
Da bandire gli eccessi di alimenti che affaticano il fegato, impedendogli di svolgere la sua azione “depuratrice” (caffè, cioccolato, bevande alcoliche, fritture, ecc.); preferire invece alimenti ad alto contenuto di fibre (che favoriscono il transito intestinale e l’evacuazione delle scorie alimentari, riducendo l’assorbimento di zuccheri e grassi), di vitamina C, vitamina E e potassio, capace di contrastare il sodio.
- L’ATTIVITÀ FISICA
Non solo a tavola si prevengono pesantezza, disturbi e inestetismi delle gambe: per averle agili e belle contano anche i gesti, le posizioni, l’abbigliamento, il movimento e la scelta dell’esercizio fisico.
Lo sport serve non solo ad incrementare la combustione dei grassi e quindi ad avere un fisico asciutto, ma aiuta anche a tonificare i muscoli e a stimolare la circolazione.
La ginnastica più utile è quella di tipo “a circuito” interpellando anche attività cardio sulle macchine che stimola l’ossigenazione dei tessuti e mobilita i depositi di grasso. Almeno mezz’ora 3-4 volte a settimana di esercizio fisico è il tempo ideale per ottenere risultati concreti e mantenersi in forma ma una camminata è sempre ben accetta.
Adesso sono certo che tu abbia già “pensato” alla strategia più giusta per sconfiggere questo tuo nemico tanto temuto…inizia a pianificare la tua vittoria!
Scrivimi se hai bisogno di consigli!