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CHE SOMATOTIPO SEI? SCOPRIAMOLO…

Pubblicato da CarloCavalloPT in 30 gennaio 2021
Pubblicato in: articoli e video blog. Tag: FISICO, FISICO ECTOMORFO, FISICO ENDOMORFO, FISICO MESOMORFO, SOMATOTIPO. Lascia un commento

Riuscire ad identificare e comprendere qual è il tuo tipo di fisico è molto importante perché diversi tipi di corpo infatti richiedono diversi metodi di allenamento e anche programmi dietetici completamente diversi.

Anche se in molti credono che avere un certo tipo di corpo sia solo il modo in cui appaiono agli altri(MAGRO,MUSCOLOSO,GROSSO ECC), la verità è che sapere il tuo somatotipo può dare informazioni su come il tuo organismo risponde al cibo, sulla sua risposta ormonale e sulla caratteristiche del tuo sistema nervoso simpatico.

Detto in parole povere, le tue caratteristiche fisiche possono essere corrispondenti a determinate differenze metaboliche. Saper definire il proprio tipo di corpo è il modo migliore non solo per regolare l’assunzione di nutrienti, ma anche per massimizzare la resa nei tuoi allenamenti e raggiungere uno stato di benessere maggiore.

La classificazione del nostro corpo in base a delle caratteristiche fisiche specifiche si deve ad un medico e psicologo statunitense WILLIAM HERBERT SHELDON.

La suddivisione è fatta principalmente in tre tipi di somatotipo: ectomorfo, mesomorfo e endomorfo. Questi tre tipi di corpi ad oggi servono per la definizione di importanti informazioni sui soggetti nel campo della psicologia della salute, la nutrizione e lo sport.

Adesso analizzeremo i tre tipi di somatotipo, ma è giusto specificare che quasi nessuna persona rientra perfettamente in una sola di queste categorie, perché è molto più facile avere un mix di caratteristiche di ognuna. Tuttavia la maggior parte di noi si rispecchia quasi completamente in uno dei tre gruppi.

Fisico ectomorfo

Un ectomorfo è il tipico fisico magro. Di solito ha gambe lunghe e magre e le sue spalle tendono ad essere non molto ampie oltre che sottili. Pensa al classico atleta di resistenza (il maratoneta per esempio). Il funzionamento dell’organismo di questo fisico è prevalentemente comandato dalla tiroide e dal sistema nervoso simpatico.

I tratti che caratterizzano il somatotipo ectomorfo sono:

  • il petto piatto
  • le spalle strette
  • la magrezza
  • la massa muscolare scarsa
  • la difficoltà a prendere peso
  • il metabolismo veloce

Se un ectomorfo vuole aumentare di peso deve assumere molte calorie, visto che normalmente il suo metabolismo brucia velocemente quelle di un regime alimentare normale. La sua caratteristica principale è proprio legata a un tasso metabolico veloce e ad un’alta tolleranza ai carboidrati. Se da una parte ha il vantaggio di non accumulare peso facilmente, guadagnare muscoli per questo tipo di fisico può essere delicato e complesso a volte molto faticoso.

Fisico mesomorfo

Il somatotipo mesomorfo è caratterizzato da una struttura ossea grande, muscoli forti ed ha di natura un fisico da atleta. Il mesomorfo è il corpo idoneo a qualsiasi tipo di sport. Può acquistare peso facilmente, ma anche perderlo. Sono forti per natura ed è la base perfetta per una buona costruzione muscolare.

I tratti tipici di un mesomorfo sono:

  • corpo muscoloso
  • la forza
  • atletico
  • guadagna muscoli facilmente
  • perde peso abbastanza facilmente

Questo tipo di fisico ha il vantaggio di poter allenarsi e vedere risultati più velocemente, la crescita muscolare soprattutto all’inizio è più evidente e in generale risponde in maniera rapida all’acquisto e alla perdita di peso. Il mesomorfo però deve fare attenzione all’ingestione delle calorie perché accumula facilmente e può aumentare di peso velocemente.

Questo fisico atletico ha una notevole quantità di massa magra ed è “gestito” da testosterone e ormone della crescita. Quindi è portato a una predisposizione naturale per guadagnare muscoli e a smaltire l’eccesso di grasso corporeo.

Fisico endomorfo

Il tipo di corpo endomorfo di solito morbido, tendente ad accumulare grasso facilmente. Questo somatotipo spesso ha braccia magre e gambe grosse. Ha muscoli forti, soprattutto nelle gambe e sono particolarmente portati per le attività che sfruttano la parte bassa del corpo.

Le caratteristiche fisiche di un fisico endomorfo sono:

  • un corpo morbido e rotondo
  • accumula grasso corporeo e muscoli facilmente
  • non perde peso facilmente
  • ha un metabolismo lento
  • fatica per definire i muscoli

Essendo tendente ad accumulare grasso corporeo, per riuscire a definire i muscoli deve svolgere attività aerobiche con la giusta fcmax. Purtroppo chi ha questo fisico tende anche ad essere meno attivo, unito al fatto che accumula più facilmente l’energia sotto forma di grasso, ha una tolleranza inferiore ai carboidrati.

Come anticipato inizialmente quasi nessuno corrisponde al 100% a un somatotipo, perché quasi tutti siamo un mix di tutte le combinazioni. Prevalentemente siamo ectomorfo/mesomorfo e mesomorfo/endomorfo, mentre la combinazione ectomorfo e endomorfo è ovviamente improbabile.

Frasi che ho sentito come “è inutile che ci provo, tanto accumulo grasso quando mangio” o “sono sempre stato secco, quindi allenarmi non serve” o frasi del genere, sono solo una scusa.

Probabilmente è necessario lavorare più duramente per ottenere dei risultati, ma questo non vuol dire che sia impossibile, “anzi” sarà molto più soddisfacente ottenere il cormo che desideri.

Nella mia carriera da Personal Trainer ho aiutato tantissima gente (uomini e donne) ad ottenere il fisico tanto desiderato e ti posso assicurare che TU puoi cambiare! Basta che tu lo voglia…Non importa quale tipo di somatotipo ci contraddistingue, i risultati si ottengono con il giusto allenamento e l’adeguata nutrizione necessaria alle proprie esigenze.

Bisogna iniziare per poi trovare, con diverse strategie nutrizionali, il regime alimentare e di allenamento più adatto a ognuno di noi. Ci sono diverse cose che influiscono sulla resa del nostro corpo, come lo stato del nostro intestino, i cambiamenti ormonali, il tipo di vita che si conduce, basta cambiare qualcosa giorno dopo giorno con l’aiuto di un professionista per ottenere i primi risultati

Tutto si riesce a far funzionare nel migliore dei modi se viene analizzato e individualizzato nella maniera corretta.

Ognuno di noi è diverso, per questo non devi limitarti a considerarti come gli altri e seguire la dieta del momento o la dieta della zia…ciò che va bene per una persona, può essere dannoso per un’altra e viceversa.

E questo vale sia se stai cercando di perdere peso o acquistare massa muscolare o ritrovare la tua salute.

Tu sei un unico/a e devi avere il tuo percorso UNICO E PERSONALIZZATO!

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COME LIBERARTI DALLA CELLULITE!

Pubblicato da CarloCavalloPT in 27 gennaio 2021
Pubblicato in: Senza categoria. Tag: cellulite, RIMEDI CELLULITE. Lascia un commento

Quante volte ti sei chiesta come liberarti della CELLULITE? Ma ricorda che prima di sconfiggere un nemico bisogna conoscerlo bene!

In questo articolo conosceremo il tuo “NEMICO”!

Bisogna prima di tutto identificare il tuo nemico e riassumerlo in poche parole per avere saldi alcuni aspetti.

L’insorgere della cellulite dipende da diversi fattori che spesso si sommano fra loro, anche se, in fondo, tutto si può ricondurre ad un’alterazione del microcircolo, causa prima di tutta la sintomatologia e delle alterazioni patologiche in seno al tessuto connettivo.

Allo stato normale il derma e i tessuti che lo sostengono (pannicolo adiposo e strato muscolare) sono in uno stato di equilibrio fisiologico, metabolico e circolatorio che presuppone un reticolo micro-circolatorio, artero-venoso e linfatico perfettamente funzionante e uno strato adiposo sottocutaneo ben vascolarizzato, senza eccessi di accumulo, problemi trofici o fibrosi reattiva.

Tutti gli elementi che compongono i differenti strati cutanei sono in stretta relazione, realizzando delle unità tissutali e micro-circolatorie che sono legate sia sul piano anatomo-funzionale che chimico-metabolico.


La cosiddetta cellulite, il cui vero nome di battesimo è panniculopatia edemato – fibro – sclerotica (P.E.F.S.), deriva dal un’alterazione del derma e dell’ipoderma; in condizioni ottimali, le cellule adipose (adipociti) normalmente presenti nel tessuto sottocutaneo funzionano da riserva di energia per l’organismo, che brucia grassi ogniqualvolta abbia necessità di combustibile.


In caso di stasi del circolo venoso questa “riserva si combustibile” diventa difficile da utilizzare, si accumula fino a comprimere i capillari sanguigni, già fragili, che iniziano a trasudare plasma dalle loro pareti divenute porose.


Il plasma si infiltra fra le cellule, con il tempo provoca un’ infiammazione del tessuto adiposo con formazione di fibrosi dei tessuti sottocutanei: i capillari vengono ulteriormente compressi e il drenaggio dei liquidi in eccesso si fa sempre più difficile.

Si innesca quindi un “circolo vizioso” che autoalimenta questa patologia, perché di vera e propria patologia si tratta, anche se spesso ci si limita al suo significato di banale inestetismo estetico.

VEDIAMO INSIEME LE CAUSE:

L’insorgere della cellulite dipende da diversi fattori che spesso si sommano fra loro; alcuni di essi non sono eliminabili e sono quindi definiti PRIMARI (ad es. il sesso, la razza o la familiarità), altri, detti SECONDARI, sono collegati ad alcune fasi della vita, a patologie particolari o all’assunzione di farmaci; altri invece, definiti fattori AGGRAVANTI (es. cattiva alimentazione o sedentarietà), sicuramente potrebbero essere controllati adottando uno stile di vita pIù salutare.

  • FATTORI PRIMARI

Il fatto di essere donna e di razza bianca sono elementi sfavorevoli: la donna mediterranea è caratterizzata da una conformazione “a pera” (ginoide) in cui prevale l’azione degli ormoni femminili (gli estrogeni) sui recettori specifici, con il risultato di un accumulo dei chili in eccesso sulla parte bassa del corpo, ritenzione idrica e stasi circolatoria. Non a caso il problema comincia con l’adolescenza, periodo in cui vi è una vera e propria tempesta ormonale che segna il passaggio dall’infanzia all’età adulta.
Anche la componente familiare è rilevante, considerato che alcuni disturbi del micro-circolo spesso si tramandano tra madre e figlia e l’insufficienza venosa e linfatica con fragilità capillare purtroppo costituiscono l’anticamera della cellulite.

  • FATTORI SECONDARI

E’ noto che le manifestazioni cutanee della cellulite sono fortemente legate al ciclo femminile: l’aspetto della pelle cambia nel periodo precedente il ciclo, soprattutto in caso di sindrome pre-mestruale, e in gravidanza quando sale il livello degli estrogeni con effetti positivi e negativi: aumenta l’appetito, migliora l’umore, si accumulano liquidi nei tessuti e il prodotto del concepimento preme sulle strutture vascolari, aggravando la situazione circolatoria magari già non perfetta, con segni di stasi.
Come regola, in generale, la cellulite diminuisce dopo la menopausa, in assenza di trattamento ormonale sostitutivo.

  • FATTORI AGGRAVANTI

Una muscolatura di cattiva qualità, sia per sedentarietà sia a seguito di un dimagrimento eccessivamente rapido che abbia sacrificato il tessuto muscolare, è sicuramente uno dei fattori favorenti la cellulite quindi se hai provato a “togliere” la cellulite con diete stremanti non ti abbattere se il Nemico incombe ancora.

L’esercizio fisico aiuta a mantenere efficiente muscolatura, circolazione e metabolismo aiutando a bruciare i grassi e a prevenire la stasi circolatoria.
La dieta scorretta, poi, con l’introduzione eccessiva di calorie, di cibi ricchi di grassi e di sale favorisce accumulo di adipe localizzato, ritenzione di liquidi e “l’intossicazione” generale dell’organismo ,formando degli “odiatissimi” cuscinetti.

Anche una postura errata contribuisce ad aggravare il quadro clinico: stare molte ore seduti rallenta la circolazione perché la sedia comprime i vasi e la situazione peggiora se si tengono le gambe accavallate. Non fa neanche bene trascorrere troppo tempo in piedi immobili, perché il sangue fa fatica a risalire dagli arti inferiori, con conseguente stasi circolatoria.

ATTENTE AI TACCHI ALTI..è noto da tempo che difetti dell’appoggio plantare (piede piatto, piede cavo, ecc.) sono anche causa di postura errata e possono favorire i processi che portano alla formazione della cellulite.
Mentre scarpe troppo strette o con tacco alto, oltre i 5 cm., ostacolano il ritorno venoso e linfatico e impediscono il corretto funzionamento dell’importantissima “pompa venosa” che abbiamo sotto i nostri piedi (un reticolo venoso che viene compresso ad ogni nostro passo e che imprime una spinta verso l’alto al sangue, impedendogli di ristagnare).


Stress e fumo sono altri fattori che favoriscono l’aggravarsi del quadro, l’uno per le inevitabili ripercussioni sul quadro ormonale (aumento dei cosiddetti “ormoni dello stress”), l’altro per la sua azione vasocostrittrice e per la sua capacità di aumentare i radicali liberi, sostanze che favoriscono i danni a carico del microcircolo ed accelerano i processi di invecchiamento generale dell’organismo.

TIPI DI CELLULITE

Prima di combattere contro il tuo nemico è importante riconoscere le sue caratteristiche che vengono suddivise in 4 stadi :

  • Stadio 0: non si evidenzia nessuna fossetta in piedi o da distesi, la pelle mostra qualche solco o piega se pizzicata ma nessun effetto “a materasso” tipico della cellulite conclamata. La pelle del soggetto mostra una placabilità non dolorosa a livello di gambe e braccia, con un aspetto liscio, temperatura della zona omogenea con il resto del corpo, e colore uniforme. Spesso si tratta di semplice ritenzione, dovuta ad una alimentazione non qualitativa e scarso esercizio.
  • Stadio 1: non si evidenzia nessuna fossetta in piedi o da distesi, ma quando viene pizzicata la pelle si nota un primo aspetto “a materasso”. È detta cellulite lievemente edematosa e totalmente reversibile (cellulite lieve). La pelle in questo caso mostra una placabilità più difficile (pelle tesa e dura), l’aspetto non è del tutto liscio, la temperatura presenta dei punti più freddi e il colore tende ad essere più violaceo.
  • Stadio 2: è definita cellulite edematosa-fibrotica (cellulite media), reversibile ma non completamente. Compaiono fossette spontanee in piedi ma non si presentano da distesi. La pelle presenta una plicabilità accettabile ma dolorosa, l’aspetto è quello tipico a buccia d’arancia e in alcuni tratti presenta il fenotipo “a materasso”; si riscontra una temperatura corporea più fredda a livello di cosce, gambe e glutei, e il colore della pelle è rosso-violaceo in quei punti.
  • Stadio 3: cellulite con infiltrazioni e noduli sclerotizzati; irreversibile (cellulite grave). La pelle presenta un aspetto molle, plicabile e non presenta più dolore. L’aspetto è quello tipico a materasso che si notano sia in piedi che da distesi. Generalmente non si notano più differenze di temperatura corporea né di colore della pelle

I RIMEDI PER LA CELLULITE

Adesso conosciamo bene il NEMICO e come ti sarai resa conto illudersi che la cellulite scompaia da sola o che possa essere debellata con la bacchetta magica ,ma, sbarazzarsene significa guadagnarci anche in salute.


La battaglia va combattuta su più fronti e con molto impegno, ci vuole una strategia completa fatta di dieta, attività fisica e a volte anche da trattamenti localizzati, sia di tipo estetico che di tipo medico, fino alla chirurgia per i casi più “gravi” e irriducibili.

  • LA DIETA

La prevenzione inizia sulla tavola e qualsiasi trattamento è destinato a dare risultati modesti se non lo si associa ad uno stile di vita sano e se non si rivedono le abitudini alimentari.
Un’alimentazione equilibrata ed adeguata fa sì che pesantezza, gonfiori degli arti e cellulite, causati da un rallentamento del circolo venoso, possano essere prevenuti e curati.
Stipsi e ritenzione idrica sono, infatti, due tipici segnali di insufficiente e scorretto esercizio fisico associato ad una alimentazione disordinata. È necessario quindi orientare le abitudini alimentari verso un regime disintossicante, equilibrato, facilmente digeribile e, se necessario, ipocalorico.
Nello scegliere gli alimenti da consumare nella dieta bisogna fare attenzione a quelli che favoriscono il ristagno e gonfiano i tessuti.
Il sodio trattiene i liquidi che, accumulandosi negli interstizi tra le cellule, ostacolano la circolazione: rinunciare ad un po’ di sale non significa necessariamente fare a meno dei sapori, perché può essere egregiamente sostituito da aromi da cucina.
Da prendere seriamente in considerazione è l’assunzione giornaliera di acqua: è sempre consigliabile consumarne molta; un litro e mezzo è la quantità minima da assumere ogni giorno per permettere una buona diuresi e un’eliminazione ottimale delle sostanze tossiche e di rifiuto ma se volete fare le “pignole”potete anche calcolarla prendendo una calcolatrice e moltiplicando 30ml x il vostro peso ed avrete il quantitativo di acqua da bere.
Da bandire gli eccessi di alimenti che affaticano il fegato, impedendogli di svolgere la sua azione “depuratrice” (caffè, cioccolato, bevande alcoliche, fritture, ecc.); preferire invece alimenti ad alto contenuto di fibre (che favoriscono il transito intestinale e l’evacuazione delle scorie alimentari, riducendo l’assorbimento di zuccheri e grassi), di vitamina C, vitamina E e potassio, capace di contrastare il sodio.

  • L’ATTIVITÀ FISICA

Non solo a tavola si prevengono pesantezza, disturbi e inestetismi delle gambe: per averle agili e belle contano anche i gesti, le posizioni, l’abbigliamento, il movimento e la scelta dell’esercizio fisico.
Lo sport serve non solo ad incrementare la combustione dei grassi e quindi ad avere un fisico asciutto, ma aiuta anche a tonificare i muscoli e a stimolare la circolazione.
La ginnastica più utile è quella di tipo “a circuito” interpellando anche attività cardio sulle macchine che stimola l’ossigenazione dei tessuti e mobilita i depositi di grasso. Almeno mezz’ora 3-4 volte a settimana di esercizio fisico è il tempo ideale per ottenere risultati concreti e mantenersi in forma ma una camminata è sempre ben accetta.

Adesso sono certo che tu abbia già “pensato” alla strategia più giusta per sconfiggere questo tuo nemico tanto temuto…inizia a pianificare la tua vittoria!

Scrivimi se hai bisogno di consigli!


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FAME NERVOSA?

Pubblicato da CarloCavalloPT in 22 gennaio 2021
Pubblicato in: articoli e video blog. Tag: consigli sulla fame nervosa, fame, fame nervosa, nervosismo. Lascia un commento

Ti è mai capito di avere un attacco di fame nervosa mentre stai lavorando o facendo qualcosa ?

Si vero…? Nella mia esperienza da trainer mi capita spesso di sentire questa affermazione..MI E’ VENUTA UNA FAME NERVOSA ED HO MANGIATO FINO A SENTIRMI MALE.

Ecco perché voglio parlarti proprio di questa “fame nervosa”, vediamone le cause e le strategie per eliminarla.

Partiamo dalla definizione di FAME che ci dà il vocabolario per capirci qualcosa:

Necessità di assumere cibo, dovuta a una particolare sensazione di vuoto all’epigastrio, provocata da uno stimolo nervoso partente dallo stomaco.

La fame nervosa invece non parte dallo stomaco, bensì da uno scompenso mentale, il quale porta a ricercare il cibo anche se non si ha fame. La fame nervosa è un termine di uso comune per indicare quella che gli esperti di comportamento alimentare chiamano “Emotional Eating”, e può essere definita come la tendenza ad utilizzare il cibo come strategia per fronteggiare eventi stressanti.

 MANGIARE D’IMPULSO COME L’ISTINTO ANIMALE.

Quando un animale si sente spaventato, frustrato, annoiato, attua diversi comportamenti e soprattutto diventa aggressivo e il suo primo istinto è mordere.

Questo dovrebbe farci riflettere e pensare che anche noi quando siamo nervosi, in realtà “mordiamo” la prima cosa che troviamo nel frigorifero o nella dispensa, e di solito il nostro cervello “abituato male” cerca qualcosa che ci tranquillizzi e la maggior parte delle volte si tratta di cioccolato, merendine e cose del genere…tutti alimenti che ci danno una soddisfazione immediata per farci calmare.

MA COS’E’ IN DEFINITIVA QUESTA FAME NERVOSA ?

Possiamo affermare che la fame nervosa è una risposta del nostro sistema mente-corpo-spirito ad un disagio che lo spirito vive in uno schema mente-corpo.

La fame nervosa è un disagio da parte dello spirito che attraverso la mente usa un meccanismo automatico che induce il corpo ad agire.

Ma quanto dura questo “fenomeno”?

Semplice..iI tempo chimico che zucchero, cioccolato, etc. vadano in circolazione e vengano assorbiti.

Cosa succede quando ti vengono questi attacchi di fame..?

ti rivedrai in molti punti che sto per elencarti:

-mangiare velocemente

-ingerire grandi quantitativi di cibo anche se non ci si sente fisicamente affamati

-ingurgitare fino a sentirsi dolorosamente pieni

-mangiare da soli e di nascosto, per via della vergogna che si prova per quanto si sta mangiando

-sentirsi disgustati di sé, depressi o molto in colpa dopo un’abbuffata

Le abbuffate da fame nervosa sono tipicamente caratterizzate dalla presenza di due elementi in contemporanea:

-il fatto di mangiare in un periodo definito di tempo una quantità di cibo nettamente maggiore di quello che la maggior parte delle persone mangerebbe in quel lasso di tempo e in quelle stesse circostanze

-la sensazione di perdita di controllo durante l’episodio (incapacità di controllare cosa si mangia e quanto, e incapacità di fermarsi)

Ma adesso ti dico una cosa che riguarda anche gli atleti professionisti…anche chi si massacra di palestra e di sport, potrebbe nascondere un malessere psicologico o una non accettazione di sé stessi una delusione atletica o uno stress eccessivo.

Chi ha la fame nervosa non ha un problema di mancanza di volontà o una scarsa consapevolezza di come e cosa mangiare, ed infatti penso sia questo il tuo caso se stai leggendo questo articolo.

Chi si alimenta sotto fame nervosa in pratica è “vittima” di circuiti mentali che dovrà conoscere e modificare.

Ovviamente ognuno di noi può avere delle cause scatenanti, ma vediamo quelle che potrebbero essere le ragioni più comuni:

delusione e rabbia: al primo posto tra le cause scatenanti in quanto fanno capo ad un’autocritica distruttiva che è seppellita dentro di noi ed è connessa alla paura di essere inadeguati, infallibili, imperfetti.Il rifugio nel cibo è una delle ancore di salvezza momentanee che, come una pillolina, ti addolcisce momentaneamente l’esistenza.

cibo= amore: spesso il nostro subconscio associa il cibo all’amore in quanto l’amore della madre passa attraverso il nutrimento fisiologico. Nei momenti difficili si può ricorrere al cibo perché ci si potrà sentire amati e sazi. A  pancia piena non si ha più paura di morire :-).

cibo= piacere: quando il cibo diventa fonte di piacere irrefrenabile, siamo di fronte ad una dipendenza.In questo caso non si parla più di “pillolina” ma di vero e proprio meccanismo stimolo-risposta.

stress: parola molto generica. Lo stress è una risposta eccessiva del tuo inconscio ad una situazione che non sai affrontare. Una relazione, un lavoro troppo noioso o troppo faticoso, una discussione con qualcuno, potrebbero indurti a compensare con il cibo ciò che non riesci a cambiare.

routine: sempre la stessa vita, ogni giorno uguale, non vedi via d’uscita, hai perso il senso della vita.

solitudine: spesso si sente un terribile vuoto interiore che diventa come un mostro insopportabile che può essere attutito solo con il cibo. Come il bambino si calma con il seno della madre, così il cibo funge da “tranquillante”.

perfezionismo e autocritica eccessiva: essere perfetti, coerenti e rigorosi secondo uno standard altrui (genitori, moda, società, etc.) che il nostro subconscio ha interiorizzato e fatto suo.Ad un certo punto non ce la si fa più a reggere la maschera e si “scoppia” mangiando.

bassa autostima: alla base di ogni comportamento autolesionista c’è sempre una bassa stima di sé.

Queste ed altre possono essere le cause scatenanti della fame nervosa.può essere sola o anche diverse insieme.

Penso che tutte le cause scatenanti abbiano un comune denominatore: la non conoscenza di sé stessi, lasciando agli altri il compito di definirci, giudicarci, deriderci, etc.

Bisognerebbe avere il coraggio di “afferrare” il problema ,affrontarlo e comprenderne le cause.

Ti svelo qualche trucchetto fronteggiare l’ATTACCO DI FAME NERVOSA, vediamone alcuni:

prova a bere: ogni regime alimentare (o dieta) prevede comunque l’assunzione di acqua (da 1,5 fino a 3 litri in base al peso e al tipo di dieta). L’acqua gonfia lo stomaco e aiuta a sentire una sensazione di pienezza.

togli di mezzo i cibi supercalorici: via dolcetti, cioccolate al latte, succhi di frutta del supermercato, bibite gassate e simili. Prediligi uno yogurt o un frutto (sempre con acqua), piccole quantità di semi misti, mandorle, noci, in razioni compatibili con il tuo regime alimentare.

barrette e snack: puoi prendere dei sostituti di pasto se a volte non puoi pranzare o cenare a casa a causa di impegni. 

fai dei buoni pasti principali: pranzo e cena devono essere nutrienti e soddisfacenti (è importante anche stare bene mentre mangi, scegli le persone giuste se mangi in compagnia)

attenti al week-end: se nel week end dopo la rigida dieta settimanale hai voglia di “sgarrare” potresti incorrere nel cercare la gratificazione per tutto il week end,(IN PRATICA NON TI FERMI PIU’) mandando a rotoli tutto il lavoro settimanale,per evitare, prova a mantenere la tua mente concentrata su altro, dedicati ad un hobby , esci con qualcuno, porta a spasso il cane, fai qualcosa che ti faccia sentire tranquillo/a. Ricorda l’unica vera gratificazione puoi dartela solo tu!

Il modo per vincere ogni disturbo e dipendenza è imparare a conoscere se stessi.

Conoscendoti, lo spirito riuscirà a vedere la tua mente come un’alleata e non come un nemico da combattere.

Ecco qualche consiglio per te: sii presente…quando mangi, mangia.

In breve, sii presente mentre fai ciò che fai.

Quindi, prima di mangiare, chiudi gli occhi, smetti di pensare e poniti queste domande:
– ho veramente fame o mi sento nervoso/a?
– cosa mi va di mangiare?

ascoltati, vedrai che il tuo corpo invierà al tuo cervello ciò che davvero desidera (e di cui ha bisogno) prenditi una pausa da quello che stai facendo: se hai un attacco di fame, è probabile che stai stressando in qualche modo mente e corpo e lo spirito si sente imprigionato.Sarebbe meglio non arrivare mai al punto di avere uno stimolo compulsivo, prendendoti delle pause regolari da quello che stai facendo (es. lavoro), bevendo acqua e respirando profondamente.Cinque minuti di meditazione in stato alfa, ti ricaricheranno e ti daranno benessere fisico e mentale.

Mantieni l’attenzione su di te, su chi sei, su cosa ti piace e cosa non ti piace, rifletti se quello che fai lo fai perché l’hai deciso tu o per soddisfare le aspettative di qualcun altro (partner, genitori, datore di lavoro, socio, allenatore, prete, professore, etc.)

non rimandare: procrastinare le cose mina la tua autostima e attiva il critico interiore che ti massacrerà se non sei ancora allineato con il tuo Sé, quindi per farlo tacere mangerai.

Cerca di allineare sempre le tue azioni e quindi il modo in cui va la tua giornata, con i tuoi pensieri e i tuoi pensieri con i tuoi desideri, la tua ricerca della felicità che è direttamente collegata al tuo cuore.

Tieni pulito il tuo corpo perchè è il posto dove starai per tutta la vita!

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Il famoso “DOLORE AL FIANCO”.

Pubblicato da CarloCavalloPT in 14 gennaio 2021
Pubblicato in: articoli e video blog. Tag: corsa, dolore, dolore al fianco, fianco, RESPIRAZIONE, running, sentire dolore al finco. Lascia un commento

In questo articolo parlerò di un problema che sicuramente avrai avuto una o più volte nella tua vita da corridore amatore o da sportivo in generale…magari proprio prima del periodo estivo proprio per rimetterti in forma per scendere in spiaggia.E magari è stato proprio questo dolore a farti lasciare il tuo allenamento.

C’è chi lo attribuisce alla milza, chi pensa sia il fegato: in realtà il “dolore all’ipocondrio” ha molteplici spiegazioni e nessuna in particolare. Ma passa in fretta.

Se non vi hanno fermato l’inerzia, il caldo e il fiato corto, c’è una cosa che più di ogni altra potrebbe arrestare la vostra corsa: il classico, e fastidioso dolore al fianco, destro o sinistro scegliete voi. Di che cosa si tratta? Si può prevenire? E chi colpisce?

Per indicare quella pungente sensazione esiste un termine medico specifico: exercise related transient abdominal pain (ETAP) o “dolore addominale transiente connesso all’esercizio fisico”.

Gli esperti lo chiamano anche dolore in ipocondrio (una regione della cavità addominale compresa tra le arcate costali e fianchi). Sono termini scientifici ma, di fatto, generici: non riguarda infatti un organo in particolare – no, non è la milza, né il fegato.

QUALI CAUSE? Una comune spiegazione lo riconduce a uno scarso afflusso di sangue, e quindi di ossigeno, al diaframma (il più importante muscolo respiratorio): ma alcuni sport come l’equitazione non richiedono un dispendio di ossigeno tale da giustificare questo dolore.

BUON SENSO. Insomma sulle cause c’è ancora nebbia fitta. Ma se il male al fianco vi perseguita, aiuta fare mente locale di quanto l’ha preceduto: avete mangiato o bevuto? Che tipo di movimenti avete fatto? Quando vi è accaduto, l’ultima volta? Forse c’è qualche accorgimento che potete adottare per cambiare le cose. E in ogni caso, passa in fretta: basta fermarsi e riposare.

COME PREVENIRE IL DOLORE:

Colazione: leggera, a basso contenuto di fibre o grassi.

Colazione bis: da fare 2 o 3 ore prima della partenza. Un piccolo snack poco prima della corsa o lo sport aerobico che si decide di fare, una banana per esempio, potrebbe andar bene.

Riscaldamento: è indispensabile per preparare i muscoli e favorire una buona respirazione. 

Iniziare l’allenamento in maniera lenta ma costante: iniziare lentamente e aumentare dopo il ritmo. Il dolore è un segnale che indica che il corpo è sotto pressione.

Focus sull’upper body:  un busto forte riduce i movimenti rotatori e supporta gli organi interni diminuendo il verificarsi dei crampi. Un torace forte diminuisce il rischio di infortuni e inoltre migliora anche la performance della corsa.

Ecco come rinforzare la parte superiore del corpo.

Controllo del respiro: più veloce corri, più il corpo ha bisogno di ossigeno. Se il respiro è irregolare, ci sono più possibilità che si verifichi il dolore al fianco.

Addome allenato: dei muscoli obliqui degli addominali ben allenati prevengono il dolore al fianco. Sono sufficienti dai 5 ai 10 minuti al giorno di allenamento di questa parte.

COME FAR PASSARE VELOCEMENTE IL DOLORE:

Respira  in modo corretto aiuta a rilassare il diaframma e i muscoli respiratori. Due passi per l’inspirazione e il terzo per l’espirazione: in questo modo migliora la profondità del respiro e il rilassamento dei muscoli.

Fai pressione con la mano sulla parte che ti fa male e rilascia quando espiri. Quando provi questa strategia, concentrati sul respiro e respira profondamente.

Rallenta il ritmo o fai una pausa camminando.

Fermati e fai stretching perché  la tensione può essere alleviata se si fanno alcuni esercizi di stretching. È sufficiente piegare il busto sul fianco e allungarsi piano piano ad ogni espirazione.

Fermati e piega il busto per rilassare il diaframma e l’addome, si possono mettere le braccia sopra la testa mentre si inspira e piegare il busto in avanti nella fase di espirazione, rilasciando le braccia.

Bene..spero di averti tolto tutti i dubbi con questo breve articolo…!

Di seguito degli attrezzi utili a prezzi modici per allenare il tuo addome cosi da ridurre questi problemi:

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DIMAGRIRE? CARDIO,HIIT O PESI?

Pubblicato da CarloCavalloPT in 1 agosto 2020
Pubblicato in: Senza categoria. Lascia un commento

VOGLIO DIMAGRIRE MA NON FARMI FARE PESI PERCHE MI GONFIO….

Questa è una delle frasi che ho sentito più volte nella mia carriera da personal trainer…e non ti nascondo che quando la sento un brivido mi percorre tutto il corpo.

Che allenamento scegliere per vedere subito risultati e, soprattutto, mantenerli nel tempo?

Molte persone si affacciano al mondo dello sport con l’obiettivo di perdere peso ma non è sempre facile riuscire a scegliere l’allenamento più adatto se non hai un programma ben strutturato.

Cerchiamo di capire insieme, in modo semplice, cosa ci conviene fare e quanto tempo hai perso fino ad oggi facendoti seguire da fantomatici trainer.

Per prima cosa ribadisco che in questo articolo il focus è dimagrire, quindi, dovremo necessariamente seguire una dieta adatta. L’alimentazione fa un buon 70% e non può essere trascurata. 

L’allenamento ci viene però incontro dandoci un grosso aiuto. Per saper scegliere cosa è meglio al nostro scopo, dobbiamo però capire le diverse caratteristiche di ogni tipo di allenamento. Vediamoli insieme!

Allenamento cardio

L’ESERCIZIO AEROBICO è caratterizzato da un’attività svolta a modesto impegno cardio-circolatorio, con intensità costante e tale da permettere di protrarre dello sforzo per parecchi minuti.

Per essere aerobico un esercizio deve permettere al corpo di utilizzare l’ossigeno per produrre energia. Quando l’intensità dello sforzo sale troppo la quantità di ossigeno a disposizione non è più sufficiente ed il corpo produce acido lattico. 

Per considerare un esercizio aerobico bisogna misurarne l’intensità e valutare appunto che il corpo non accumuli acido lattico. Questa misurazione può essere eseguita attraverso diverse tecniche ma nella pratica viene utilizzato come riferimento la frequenza cardiaca.

Più precisamente si calcola la frequenza cardiaca di soglia anaerobica che corrisponde all’85% circa della frequenza cardiaca massimale. Per attività aerobica si considera quella svolta al disotto di questa frequenza cardiaca. 

I benefici

Ogni attività fisica svolta in modo regolare ci permette di aumentare il consumo calorico e ci aiuta quindi a dimagrire. La funzione principale del cardio resta però quella di potenziare il sistema cardio circolatorio. L’allenamento cardio è  quindi ottimo per allenarsi e migliorare la resistenza fisica. 

Ha infatti la capacità di aumentare la gittata cardiaca, la quantità cioè di sangue che il cuore riesce ad inviare alla periferia e di  migliorare la capacità dei muscoli di captare l’ossigeno. 

In generale, per dimagrire il nostro corpo ha bisogno di bruciare più calorie di quante ne assume con il cibo il famoso deficit calorico e il cardio è proprio uno dei tipi di allenamento che riescono ad accrescere il dispendio energetico e che al contempo riesce a migliorare il nostro stato metabolico. Ci sono diversi tipi di cardio, alcuni esempi possono essere: 

  • Camminata
  • Corsa
  • Bicicletta (sia su strada che cyclette)
  • Ellittica
  • Step
  • Ecc

Per dimagrire sono davvero molto efficaci gli allenamenti cardio di tipo LISS, ossia quegli allenamenti che  mantengono un’attività a bassa intensità. Questo perché l’allenamento LISS brucia la maggior quantità di grasso. Il grasso richiede infatti ossigeno per essere demolito e utilizzato come fonte di energia e, più è bassa l’intensità dell’attività fisica, più è alta la quantità di ossigeno che può essere utilizzata. 

Tuttavia, contrariamente, a quanto si pensa piuttosto che correre lentamente per un’ora, se vogliamo non solo dimagrire nel breve periodo ma anche  aumentare la nostra capacità metabolica dobbiamo ridurre il tempo ed aumentare l’intensità. Questo significa che il LISS è ottimo per iniziare ma che successivamente può dare maggiori effetti positivi riuscire ad aumentare l’intensità anche se a discapito del tempo. Indipendentemente dall’intensità, ricordate però che il cardio resta un ottimo allenamento per aumentare la resistenza e il livello di allenamento.

Quando farlo

CARDIO IN PALESTRA: Il lavoro di tipo cardio viene spesso considerato come una forma di riscaldamento da chi si allena in palestra e viene quindi fatto prima delle sessioni con i pesi. Così facendo però si tolgono molte energie all’allenamento e si limita la combustione del grasso. Per ovviare a questo problema c’è chi preferisce farlo in sessioni separate, ma nemmeno questa soluzione è ideale. Qual è allora la cosa migliore da fare? 

Fate un po’ di cardio come riscaldamento per acquistare scioltezza ma tenetene la maggior parte subito dopo i pesi.  

CARDIO A CASA: Se decidete di fare cardio allenandovi a casa potete scegliere workout cardio o la corsa da fare 2 o 3 volte a settimana, mai in giorni consecutivi. Se fate un workout completo che prevede l’uso del cardio non aggiungetene altro per non sollecitare eccessivamente il vostro organismo e rischiare il sovrallenamento.

Allenamento di tipo HIIT 

HIIT: L’attività ad alta intensità, comunemente chiamata High intensity interval training (HIIT) o alta intensità intervallata, è un’attività prettamente anaerobica che può essere sopportata dal corpo per periodi prolungati. Diventa però inevitabile che ad essa venga alternata un’attività ad intensità minore, per garantire la continuità dell’esercizio stesso; 

I benefici

Perdere peso e bruciare grasso e calorie, non solo durante il workout ma anche successivamente. Aumenta infatti il metabolismo e permette di continuare a bruciare calorie anche dopo il vostro allenamento. 

Ma come? Vi starete chiedendo

Questo perché l’HIIT produce un effetto simile a quello della resistenza, per cui il corpo continua a bruciare anche dopo la fine dell’allenamento, risparmiando inoltre molto tempo. E’ il modo più rapido e semplice per far salire velocemente il battito cardiaco e bruciare grasso in meno tempo di qualsiasi altro workout.

Cardio vs HIIT

Per capire la differenza tra CARDIO e HIIT proviamo a fare un paragone:

  • Il CARDIO è simile ad una maratona perché il battito cardiaco sale fino ad un certo punto, si stabilizza e poi resta più o meno regolare.
  • L’HIIT invece può essere paragonato a degli scatti perché il battito cardiaco è sottoposto a picchi molto alti alternati a momenti di recupero necessari per prolungare l’allenamento.

Meglio quindi cardio o HIIT?  

La cosa principale da tener presente è che l’allenamento ci serve non solo per bruciare le calorie nell’immediato ma per migliorare il partizionamento calorico. 

  • Durante un allenamento cardio, come può essere ad esempio una corsa, vengono consumate molte calorie attingendo principalmente ai grassi ma il corpo, proprio perché possiede molti grassi e pochi zuccheri, risponde attivando una temporanea insulino resistenza che gli permette, appunto, di non consumare il glucosio. 
  • Se invece vi allenate con l’HIIT consumate tanti zuccheri e pochi grassi ma andrete anche a migliorare molto la sensibilità insulinica. Inoltre gli zuccheri consumati a riposo verranno ricaricati a scapito dei grassi migliorando notevolmente il partizionamento calorico. In pratica le calorie introdotte verranno indirizzate ai muscoli e non alle cellule grasse. L’obbiettivo di questa attività è proprio quello di mettere in crisi la produzione energetica dell’organismo nel breve periodo andando a modificale lo stato metabolico e permetterci di consumare più e meglio.

Passiamo ai Pesi

Le donne sono spaventate dagli allenamenti che prevedono l’uso di pesi perché temono di veder aumentare il volume o diventare troppo muscolose perdendo femminilità. La famosa frase che ti ho menzionato all’inizio…

Questo è uno dei falsi miti più difficili da eliminare dal mondo del fitness.  

Anche se l’attività cardio potrebbe bruciare più calorie al minuto, un allenamento di resistenza continuerà a bruciare calorie anche DOPO che avete finito il vostro workout e questo lo rende un tipo di allenamento perfetto per chi vuole perdere peso. Questo fenomeno è chiamato EPOC (Excess Post-Exercise Oxygen Consumption).

Un’altra cosa positiva riguardo agli allenamenti di resistenza, è che si perde prevalentemente grasso in confronto al cardio dove si possono perdere anche altri tipi di masse corporee. Anche se la perdita di muscoli segnerà un peso minore sulla bilancia, probabilmente non vi darà il corpo che avete sempre desiderato. 

Questo perché la tonicità deriva da muscoli ben definiti e l’allenamento di resistenza contribuisce a creare, proteggere e mantenere integri i muscoli dandoci quindi la possibilità di diventare magre e toniche. I muscoli ci aiutano a dimagrire anche in un altro modo: la massa muscolare infatti, anche a riposo, consuma più della massa grassa. Avere qualche muscolo in più ci permetterà dunque di mantenere attivo il metabolismo e ci consentirà di concederci qualche sgarro alimentare in più senza danni o sensi di colpa. 

Quando allenarsi con i pesi

Allenarsi con i pesi richiede una certa preparazione ed è meglio evitare il fai da te come è accaduto in pandemia da covid-19. 

Meglio affidarsi a professionisti del settore.

L’allenamento con i pesi è il mezzo più efficace per aumentare la massa muscolare o mantenerla nel tempo. Inoltre, dato che il muscolo è l’organo che consuma maggiori calorie, più muscoli abbiamo più risulta facile mantenere un peso corporeo corretto e ridurre la presenza di grasso.

ANDIAMO AL DUNQUE

Cerchiamo di tirare le somme e vedere i punti salienti.

L’allenamento più efficace per dimagrire!

Che allenamento è più efficace per dimagrire? 

Tutti i tipi di allenamento hanno vantaggi e caratteristiche specifiche. Non esiste un tipo di allenamento migliore in assoluto ma bisogna capire cosa è più adatto a noi E DOVREBBE ESSERE COMPITO DI UN BUON PERSONAL TRAINER CAPIRLO.

Se avete molto peso da perdere l’ideale è iniziare con workout di tipo LISS e poi proseguire con workout di tipo cardio per aumentare il vostro livello di allenamento e bruciare calorie più velocemente.

Gli HIIT sono davvero molto intensi ed è meglio tenerli per quando si è più allenatI ed anche un po’ più leggerI.

Il programma di allenamento migliore per perdere peso?

PAROLE CHIAVE: V a r i a r e

E’ molto importante variare spesso i tipi di WORKOUT perché allenarsi sempre con gli stessi movimenti e metodiche porta a migliorare l’economia del gesto.

In pratica il corpo si adatta e risponde sempre meno alle sollecitazioni. Ecco perché VARIARE è fondamentale: appena vi sembra di esser diventati bravi e di riuscire a seguire perfettamente tutto variate costringendo i muscoli a nuove sollecitazioni.

Concludo con una premessa

L’attività fisica è indispensabile per dimagrire bene: brucia  calorie, sia durante che dopo con l’EPOC, ma principalmente serve per cambiare lo stato metabolico dell’organismo. Un kg in più di muscolo non aumenta il metabolismo in modo consistente ma migliora l’antagonismo zuccheri e trigliceridi. E un corpo che ha imparato ad assimilare in modo ottimale grassi e zuccheri è un corpo che rimarrà magro con molta più facilità.

BUON ALLENAMENTO

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Palestra in estate?

Pubblicato da CarloCavalloPT in 29 luglio 2020
Pubblicato in: Senza categoria. Lascia un commento

la famosa frase INIZIO A SETTEMBRE…

Sotto l’ombrellone, al bar con gli amici sui social : questa frase l’ho sentita ormai talmente tante volte da riuscire a non farmi più effetto.

Dire “inizio a settembre” può sembrare qualcosa di innocente, tuttavia nasconde il seme della procrastinazione.

Non farlo ora, per rinviarlo (forse) a un domani.ERRORE

Quando affronto l’argomento le persone mi dicono:

“Carlo,ma ora è estate, voglio rilassarmi e non pensare a nulla non ho voglia di faticare e soprattutto VOGLIO MANGIARE”

𝐆𝐢𝐮𝐬𝐭𝐨, 𝐬𝐭𝐚𝐜𝐜𝐚𝐫𝐞 𝐥𝐚 𝐬𝐩𝐢𝐧𝐚 𝐞̀ 𝐢𝐦𝐩𝐨𝐫𝐭𝐚𝐧𝐭𝐞, 𝐦𝐚 𝐥𝐨 𝐞̀ 𝐚𝐥𝐭𝐫𝐞𝐭𝐭𝐚nto RIMANERE IN FORMA!

In tanti anni di attività ho notato che intorno all’allenamento estivo in palestra ruotano diversi luoghi comuni che sembrano far perdere la motivazione; queste ragioni, però, sono spesso fondate su principi errati e dunque precludono un’occasione di benessere senza che ci sia un reale motivo per abbandonare la costanza nell’attività fisica.

MA ORA VOGLIO DARTI 6 BUONI MOTIVI PER ALLENARTI DI ESTATE:

1- Il caldo aiuta a dimagrire e definire

Grazie alle temperature più alte, il corpo è naturalmente portato a perdere peso più in fretta in quanto il tessuto adiposo che ha un effetto di isolante termico viene avvertito dal corpo come un elemento superfluo. In sostanza, d’estate il metabolismo si attiva più rapidamente e con meno difficoltà e questo è ottimo sia per chi vuole dimagrire, sia per chi desidera definire maggiormente i propri muscoli.

Anche dal punto di vista alimentare, con l’estate cala l’appetito e si tende a ridurre il consumo di cibi di bassa qualità, che appesantiscono, e si preferisce piuttosto una bella porzione di frutta fresca di stagione.

2- I muscoli fanno bruciare calorie e grassi anche quando si riposa

Le attività cardiovascolari come la bici, la corsa, il nuoto, bruciano calorie; ma quello che influisce maggiormente sulla capacità del nostro organismo di convertire il cibo in energia è il metabolismo.

Le persone che hanno più massa magra (muscoli) consumano più calorie non solo durante l’allenamento, ma anche durante tutte le attività quotidiane…persino dormendo.

NOTA IMPORTANTE: l’allenamento cardiovascolare fa bruciare calorie durante l’esercizio, ma NON aumenta il metabolismo come l’allenamento in palestra.

3- Il buon tono muscolare migliora la postura

Rinforzare i muscoli aiuta a mantenere una postura migliore durante le attività sportive e anche nelle attività quotidiane, aiutando a prevenire mal di schiena e tutte le problematiche legate ad una postura scorretta.

4- Prevenzione patologie

Alcuni problemi legati alla salute, come dolori di schiena, malattie cardiocircolatorie, artrite, osteoporosi, diabete, obesità ed insonnia, possono avere dei miglioramenti dalla pratica di alcuni esercizi fisici finalizzati alla forza.

5- Avrai e manterrai un corpo “da spiaggia”

Un altro ottimo motivo per non interrompere l’allenamento in palestra durante l’estate è “estetico”. Dopo mesi di allenamento e sacrifici per ottenere un corpo tonico e armonioso, perché mollare proprio quando è il momento di indossare shorts e costume da bagno?

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RITORNARE IN FORMA DOPO LE FESTE !

Pubblicato da CarloCavalloPT in 8 gennaio 2020
Pubblicato in: articoli e video blog. Tag: allenamento, attività sportiva, benefici, calorie, CRUNCH, dimagrimento, FESTE, FITNESS, muscoli, PALESTRA, PLANK, potenza, stress, WORKOUT. Lascia un commento

L’Epifania è andata e le feste si è portata via e dopo le “abbuffate di cibo” fatte in questi giorni il tormentone diventa il tornare IN FORMA.
Ma come ben sai da sola la dieta non basta: è necessario accompagnarla con del movimento!

Ecco qui di seguito un circuito per buttar via un po’ di calorie da eseguire comodamente a casa prima di iscriverti in palestra per la prova costume di giugno🤪

Per prima cosa scegli una camera abbastanza spaziosa e stendi un tappetino da fitness o un telo da bagno abbastanza grande per terra!

Preparati sciogliendo la muscolatura,cronometro al polso e via si inizia…

•Jumping jack con accosciata (appena il fiato si accorcia riposa 10sec e cambia esercizio)

•Mountain climber (idem)

• Push Up (idem)

• Rolling side plank (idem)

• Plank (riposa 60 secondi e ripeti per 4 volte )

Bene ora il tuo workout è terminato BREVE-INTENSO-FACILE..puoi ripeterlo tutti i giorni per una settimana, di certo il tuo metabolismo ti ringrazierà😀

Ps.ESEGUILO LONTANO DAI PASTI E NON INGOZZARTI DI ACQUA O BIBITE ENERGETICHE PRIMA DELL’ESECUZIONE.BEVI PICCOLI SORSI NEL RECUPERO SE NE SENTI L’ESIGENZA.

💪ACTIVE YOUR BODY
•SPEED⚡️TRAINING
•FIT.POINT ACTIVE

 

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PANDORO O PANETTONE ? SVELIAMO LE CALORIE !

Pubblicato da CarloCavalloPT in 30 dicembre 2019
Pubblicato in: Senza categoria. Lascia un commento

panettone-102164.660x368

Meglio il PANDORO o il PANETTONE ?

Questa è una delle principali domande che ricevo nel periodo natalizio..

Il panettone e il pandoro che si gustano nel periodo delle feste natalizie sono i più caratteristici dolci della nostra terra. Nonostante la loro semplicità, sono anche molto complessi da realizzare a casa quindi si da spazio alle pasticcerie o al supermercato dietro casa.

Le differenze tra il panettone e il pandoro non sono così marcate come ci si può aspettare.Valori-nutrizionali-Pandoro-e-Panettone

Osservando bene i valori nutrizionali, risulta evidente di come siano dei dolci molto calorici. Sempre secondo le ricette classiche si notano come le differenze nutrizionali siano poco distanti tra loro.

-Il pandoro (classico)con le sue 408 kcal per porzione da 100gr risulta il più calorico. Contiene più grassi, come il burro ma meno zuccheri.

-Il Panettone, con le sue 371 kcal per singola porzione è leggermente meno calorico, questo per via della presenza più elevata di zuccheri a discapito dei grassi.

Quindi a livello calorico appaiono sostanzialmente SIMILI.

Sono entrambi ricche di grassi e di zuccheri, contengono una discreta quota proteica e vantano una piccolissima presenza di fibre.

Qual è la porzione consigliata?

La porzione consigliata di panettone o pandoro è di circa 80 gr. Possono essere mangiati tranquillamente dopo i classici pranzi natalizi ma per via dello scarso potere saziante, e delle tante Calorie che apportano, vanno mangiati con moderazione.

Infine un consiglio per chi soffre di glicemia alta e non vuole rinunciare ad un piccolo assaggio di privilegiare il pandoro che contiene meno zuccheri ma più grassi “non dimenticate” quindi NON abbondate!

Come smaltire questi dolci natalizi?

nel prossimo articolo 😉

 

 

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EMS TRAINING

Pubblicato da CarloCavalloPT in 22 agosto 2018
Pubblicato in: articoli e video blog. Tag: carlocavallo, dimagrimento, elettrostimolazione, ems, FITNESS, pt. Lascia un commento

L’EMS è un innovativo sistema di Personal Training per tutto il corpo basato sull’elettrostimolazione profonda, utilizzato da importanti atleti, fisioterapisti e personal trainer, nonché da strutture d’elite del fitness, benessere e bellezza in tutta Europa.

Il sistema EMS garantisce risultati che vi stupiranno, veloci e tangibili.

SPORT, RENDIMENTO, FORZA E ALLENAMENTO
Il sistema EMS consente un consistente incremento della forza in breve tempo. Grazie alla possibilità di impostare individualmente intensità, durata e frequenza, si realizzano gli obiettivi personali di allenamento in modo rapido, efficiente e coerente, sia per il miglioramento della forza massima che per quello della forza resistente.

ADIPOSITÀ LOCALIZZATE E CELLULITE
Gli impulsi elettrici attivano integralmente la muscolatura e i tessuti connettivi, favoriscono l’irrorazione sanguigna e la rimozione delle cellule adipose in eccesso, combattendo la cellulite e le adiposità localizzate con un trattamento profondo.

GRASSO E CUSCINETTI
Con il sistema EMS è possibile ridurre il proprio peso corporeo e la massa grassa in modo duraturo, favorendo l’aumento di massa magra e promuovendo così l’attività metabolica. Con un allenamento costante ed un’alimentazione sana vengono prese di mira le zone problematiche e i cuscinetti di grasso in vita, sui fianchi e sulle cosce vengono efficacemente ridotti senza fatica, senza sudore, senza effetto yo-yo

ECCO PERCHÈ EMS TRAINING

icon COMBATTE LE ADIPOSITÀ LOCALIZZATE E LA CELLULITE
icon È POSSIBILE RIDURRE IL PROPRIO GRASSO CORPOREO
icon INCREMENTO DELLA FORZA IN BREVE TEMPO
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LO SAPEVI CHE BERE “TROPPA” ACQUA FA MALE?

Pubblicato da CarloCavalloPT in 14 novembre 2017
Pubblicato in: articoli e video blog, Senza categoria. Tag: acqua, aquaholism, azzera, bere, depurazione, diluire, overdose, troppa, veleno. Lascia un commento

Vi sembrerà’ assurdo ma bere troppa acqua fa male alla salute…

In tanti anni di esperienza nel settore mi è capitato di sentire atleti e amatori bere 6-7-8 lt di acqua rimanendo sbalordito..Bere in maniera spropositata acqua sollecita  eccessiva sudorazione,sovraccarico dei reni, e insonnia: ingerire liquidi anche quando non si ha sete può avere effetti negativi sull’organismo
Bere tanta acqua è da sempre uno dei miti per godere di buona salute…ma quanto tanta?

Una serie di studi ha svelato che ingerirne troppa può alterare il nostro benessere, causando disturbi anche gravi tra i quali eccessiva sudorazione, insonnia e sangue più “diluito”. Uno studio inglese, in particolare, mette in guardia dalla “dipendenza” cronica da acqua, per la quale un individuo è portato a fare un sorso anche quando non ha effettivamente sete..e questo fenomeno è molto diffuso per chi pratica bodybuilding.

l fenomeno si chiama “aquaholism” – Sono anni che gli esperti ci suggeriscono di bere almeno due litri di acqua al giorno(non 10 lt), con benefici garantiti per tutto il corpo, dalla disponibilità di energia alla “depurazione” da tossine e sostanze nocive. C’è però chi ha preso il consiglio troppo alla lettera sviluppando una vera e propria dipendenza forzata. Il fenomeno dell’aquaholism, ovvero della dipendenza da acqua, si sta espandendo e comincia a preoccupare per gli effetti dannosi sulla salute.

I rischi per la salute- a riguardo ho fatto una ricerca e secondo il professor Mark Whiteley, chirurgo e fondatore della Whiteley Clinic di Londra, bere acqua in maniera eccessiva e frequente “azzera” la capacità del cervello di avvisarci quando superiamo il “limite” consentito dal corpo. L’ossessione a bere forzatamente perché qualche fantomatico istruttore vi ha detto che fa bene può portare quindi a vari disturbi, tra i quali un’eccessiva sudorazione che, nell’esperienza di Whiteley, ha portato alcuni suoi pazienti a considerare la possibilità di rimuovere chirurgicamente le loro ghiandole sudoripare. Un’altra conseguenza per la salute è l’insonnia: quando ci addormentiamo, il nostro cervello rilascia un ormone antidiuretico, l’ADH, che regola il funzionamento dei reni e ci evita di alzarci per fare pipì nel cuore della notte. Se si beve troppa acqua, però, il livello di liquidi nell’organismo supera il limite consentito e rende “inattivo” l’ormone ADH.

I “bevitori compulsivi” rischiano, inoltre, di alterare l’equilibrio elettrolitico del corpo e “diluire” eccessivamente il sangue. Con conseguenze serie, che vanno dalla predisposizione a malattie cardiovascolari alla morte. Ad alterarsi sarebbe il ciclo sodio-potassio, due minerali fondamentali per la vita umana, e lo stato di salute delle cellule cerebrali, che sarebbero portate a “gonfiarsi”. Su questa strana forma di dipendenza, insomma, ci sarebbe poco da scherzare perché in medicina sono noti – seppur rari – casi di morte per overdose d’acqua.

Quanto bisogna bere? – Il consiglio migliore e più indicato che ti posso dare è semplice: “bere soltanto quando si ha sete” cercando di non andare oltre i 3max4 litri di acqua al giorno e di alternare l’assimilazione anche di altri liquidi…senza esagerare, s’intende.

RICORDATE…E’ LA QUANTITA’ CHE FA IL VELENO!

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